musica · Natale

Fiaccole! (Blooge permettendo…)

TorchesOra, non so che cosa sia preso a SEdS proprio a tre giorni da Natale… Mercoledì non mi ha permesso di postare la carola che volevo, e ci siamo dovuti accontentare di un link crudo. Non so come possa essergli saltato in mente di comportarsi così proprio adesso, all’improvviso, fuori da blu. Io lo guardo con occhi tristi – ma non so di preciso…

È forse un attacco di scroogite, o Blogo? Ti sei trasformato in Blooge – con me nel ruolo del povero Clatchit? Ci vorranno i bloghosts dei Natali Passati, Presente e Futuri per farti rinsavire – o almeno spaventare e pentire?

E non lo so, ma proviamo.

Il programma di oggi prevede – indovinate un po’! – una carola. Una carola inconsueta chiamata Torches, composta da John Joubert all’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, e basata su un canto natalizio della Galizia spagnola.

Adesso incrociate le dita per Torches eseguita dal coro del King’s College di Cambridge. Proviamo…

Com’è andata? Alla peggio, mi sa che dovrete copiare e incollare il link… sigh.

Ad ogni modo, qui ci sono le parole:

Torches, torches, run with torches
All the way to Bethlehem!
Christ is born and now lies sleeping;
Come and sing your song to Him!
Torches, torches, run with torches
All the way to Bethlehem!
Christ is born and now lies sleeping;
Come and sing your song to Him!

Ah, Roro, Roro, my baby,
Ah, Roro, my love, Roro;
Sleep you well, my heart’s own darling,
While we sing you our Rorro.

Sing, my friends, and make you merry,
Joy and mirth and joy again;
Lo, He lives, the King of heaven,
Now and evermore. Amen.

Lo, He lives, the King of heaven.
Now and ever, evermore. Amen.

Come dicevasi, è inconsueta – ma ho sempre trovato che suggerisse bene l’idea delle fiaccole nel bosco innevato…

musica · Natale

I Dodici Giorni di Natale

12twelve-days-of-christmasUna delle carole natalizie più nonsense in assoluto è The Twelve Days of Christmas, una filastrocca in cui un narratore elenca i doni ricevuti dal suo Vero Amore nei dodici giorni di Natale. I Dodici Giorni di Natale, per la cronaca, non vanno dal 12 al 25 dicembre, ma dal giorno di Natale all’Epifania (ricordate Shakespeare? La Dodicesima Notte?), e i doni elencati sono questi:

Una pernice su un pero
Due colombelle brune
Tre galline francesi
Quattro uccelli canterini
Cinque anelli d’oro
Sei oche che depongono l’uovo
Sette Cigni a nuoto
Otto ragazze che mungono
Nove signore che danzano
Dieci signori che balzano
Undici zampognari che suonano
Dodici tamburini che battono

E qui c’è la carola:

[Sì, lo so, è un link crudo e bruttissimo e tocca copiarlo e incollarlo, ma SEdS non mi lascia fare altrimenti… sigh.]

Nonsense, vero? Ma in realtà era una sorta di cripto-catechismo nato nei secoli in cui essere apertamente cattolici in Inghilterra non faceva bene alla salute: il Vero Amore è Dio, e i dodici doni sono, nell’ordine: Cristo in croce, il Vecchio e il Nuovo Testamento, le tre virtù teologali, i quattro Evangelisti, il pentateuco, i sei giorni della creazione, i sette doni dello Spirito Santo (oppure i sette sacramenti), le otto beatitudini, i nove frutti dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, gli undici apostoli fedeli e i dodici punti della dottrina elencati nel Credo.

12daysIn realtà esistono anche altre interpretazioni dei numeri (Cristo in Croce, le due nature di Cristo, la Trinità, i Vangeli…), e francamente avrei fatto una certa fatica ad associare dieci gentiluomini saltellanti ai dieci comandamenti anyway… ma, come si diceva, siamo in Inghilterra.

Ad ogni modo, la carola è deliziosa e tutt’altro che facile da cantare. Provate, dal decimo giorno in poi – senza fare pause – e sappiatemi dire.