Kipling in musica? Be’, succede – seppur non spessissimo.
Di Puck of Pook’s Hill, e del suo seguito Rewards and Fairies, due delle mie cose preferite di Kipling, parleremo in dettaglio. Per ora basti dire che si tratta di due raccolte di racconti e poesie di ambientazione storica.
La poesia A Pict Song, tratta da questo ciclo, parla – non del tutto sorprendentemente – dei Pitti, la gente piccoletta e dipinta di blu che sta a nord del Vallo, e che non nutre sentimenti affettuosissimi nei confronti dei Romani. È stata musicata per la prima volta (credo) da Billy Bragg. Qui è nella versione degli Emerald Rose che, accento americano a parte, rende abbastanza l’idea:
Il testo dice più o meno* così:
Roma non bada a quello che calpesta
Ci schiaccia a passi ferrati,
Stomaci, cuori e teste;
E Roma non ascolta il nostro lamento.
Le sue sentinelle passano oltre – e basta.
Ma noi ci raccogliamo alle loro spalle
E complottiamo la riconquista del Vallo
Senza altra spada che le nostre lingue.
Siamo la Gente Piccola, noi!
roppo piccoli da amare o da odiare.
Ma lasciate fare a noi,
E vedrete se non sappiamo distruggere l’Impero.
Siamo il tarlo nel legno!
Facciamo marcire le radici!
Siamo il difetto di sangue!
Siamo la spina nel fianco!
Vischio che strangola una quercia –
Topi che rodono le cime –
Tarme che bucano i mantelli –
Chissà come amano il loro lavoro!
Sì, e anche noi Gente Piccola
Siamo proprio come loro –
Facciamo il nostro lavoro di nascosto –
Ma state a vedere!
Siamo la Gente Piccola, noi!
Troppo piccoli da amare o da odiare.
Ma lasciate fare a noi
E vedrete se non sappiamo distruggere l’Impero.
Siamo il tarlo nel legno!
Facciamo marcire le radici!
Siamo il difetto di sangue!
Siamo la spina nel fianco!
È vero che non siamo forti,
Ma conosciamo popoli che lo sono.
Oh sì, e li guideremo qui
A schiacciarvi e distruggervi in Guerra.
E allora ci faranno schiavi, dite?
Vero: siamo sempre stati schiavi, noi.
Ma voi… la vergogna vi ucciderà,
E allora danzeremo sulle vostre tombe.
Allegerrimo, eh? ma d’altra parte, chi l’ha detto che Kipling è un autore allegro? Er… buona domenica.
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* Traduzione mia e leggermente à l’impromptu: non sarà artisticissima, però è funzionale.
Per una di quelle collisioni inspiegabili, la canzone dei Pitti (musicata da Billy Bragg!) per me si associa automaticamente a Short People di randy Newman (che, ammettiamolo, non c’entra nulla) – sarà quel riferimento all’essere gente piccola 😛
D’altra parte io i pitti li ho conosciuti con Robert E. Howard… e non erano né piccoli né canterini 😀
Buona domenica a te 😉
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Mah, per me i Pitti sono inevitabilmente legati a Kipling, invece. Le storie di Parnesius e Pertinax hanno modellato la mia immagine della vita di qua e di là dal Vallo.
E quindi per me i Pitti sono piccoletti, e blu, e canterini… Che detto così li fa somigliare terribilmente ai Puffi, vero? 😀
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Ahimé…
Noi Pitti siam così
Noi siamo i Pitti blu…
Tarribile.
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Pittiamo su per giù…
*E la Clarina collassa sghignazzante sulla tastiera…*
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Già, perché se i puffi puffano, i pitti pittano (o pittiano) 😀
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😀 E vorrei anche vedere…
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E gli Ittiti?
Vogliamo parlare degli Ittiti?
Un popolo che palesemente conosceva solo due lettere dell’alfabeto?
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