grillopensante · Vita da Editor

Dubbio Atroce

Ma secondo voi, quella gente che non capisce un bottone, che non afferra nulla di quel che voi ripetete quattordici volte, sempre più lenti e sempre più didattici, quella gente che vi fa una domanda e, quando voi rispondete, vi chiede di nuovo quello che vi ha già chiesto, questa gente come fa a vivere? Proprio a menar la vita quotidiana, intendo. Lo chiedo perché ho avuto occasione di disperarmi telefonicamente con un esemplare della specie, del tutto tetragono al pur non siderale concetto che una correzione di bozze e un editing sono due cose ben distinte…

E, mentre cercavo inutilmente di far passare il concetto, mi è venuto da domandarmi: ma come farà quest’essere umano così ottuso a districarsi tra le piccole complicazioni di ogni giorno? Se non afferra una cosa semplice come la differenza tra gli errori di battitura e la struttura del suo romanzo, come diavolo fa a capire le istruzioni del forno a microonde e la politica al telegiornale? Non sto parlando di metafisica, si vive benissimo anche senza metafisica, ma le piccole, semplici cose di ogni dì

E poi, forse, una vaga idea ce l’ho. Ho un anziano parente, non troppo in salute, non proprio un’aquila di mare – completamente incapace di astrarre: voi fare un’osservazione di carattere generale, e lui deve riportarla immediatamente alla sua esperienza, e se non c’entra nulla, tanto peggio per il carattere generale. Nulla lo convincerà mai che le cose non si riducono mai a un aspetto solo, facile da classificare una volta e poi inamovibile. E francamente, a volte mi chiedo perché seguito a provarci, quando è chiaro che per lui l’illusione della semplicità è molto più confortante dell’intuizione della complessità…

Quindi magari è così anche per la creatura con il romanzo da editare: editing = concetto estraneo, inafferrabile e un tantino allarmante (“Ma non mi cambia mica la storia, vero?“); correzione di bozze = prassi rassicurante, conosciuta e innocua (“Per le virgole e gli errori di battitura, faccia come crede“), e dunque: è una correzione di bozze, deve essere una correzione di bozze, intendo fermamente che si tratti di una correzione di bozze e null’altro!

Resta da vedere come concilieremo il bisogno di sicurezza insito nelle pieghe più profonde dell’umana natura e il bisogno di materiale pubblicabile entro una scadenza insito nelle intenzioni dell’editore…