Flavia era una forza della natura.
Non si resisteva a Flavia. Dovunque arrivasse portava il cambiamento, con la sua intelligenza, la sua energia, la sua competenza, la sua voglia instancabile di fare, la sua incapacità di tollerare ingiustizie, mediocrità e adagiamenti.
Quando qualcosa meritava la sua attenzione, Flavia ci metteva tutta se stessa. La famiglia, gli affetti, le amicizie, il lavoro, le passioni… Il Fiume (rigorosamente con la maiuscola), che aveva seguito di lavoro in lavoro; il suo paese, di cui conosceva ogni angolo, storia e volto; il nordic walking, che praticava e insegnava come uno strumento di libertà e di ripresa…
Di rinascita, quasi. Perché di fronte alla malattia, là dove tanti si sarebbero abbattuti, Flavia aveva inforcato i bastoncini e ritrovato il sorriso – e poi era diventata istruttrice per condividere i benefici con tante compagne di sventura.
Perché Flavia era così – non si abbatteva mai, non rinunciava, non sapeva cosa volesse dire arrendersi. Anche nei momenti peggiori, di fronte alle prove più dure come all’accumularsi dei piccoli grigiori quotidiani… Ce la posso fare, diceva. Ce la posso fare.
Invece qualche giorno fa è venuto il momento in cui non ce l’ha fatta. La battaglia di un decennio è finita – e sembra la più grande delle ingiustizie. Non sembra possibile che una persona così tremendamente viva non ci sia più…
Ma in realtà di lei c’è ancora tanto. Flavia è stata importante per tante persone che in lei hanno trovato un’amica, un’ispirazione, una trascinatrice, una persona da ammirare. Una persona così lascia tanto dietro di sé. Non se ne va mai del tutto.
Fiammeggiante, generosa, impetuosa, determinata e irresistibile – con il sorriso luminoso, la battuta sempre pronta e un coraggio infinito… È così che la voglio ricordare: mentre mi trascina a camminare alle sei del mattino, mentre propone un altro progetto, un altro viaggio, un’altra idea, mentre s’illumina raccontando del Fiume, mentre s’infiamma contro un’ingiustizia, mentre scoppia a ridere nel mezzo del caos più ingovernabile e dice con un luccichio negli occhi: Ce la possiamo fare.
Grazie Chiara, un memoriam che tocca il cuore, si lei era così .
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