E così questa notte ho sognato questa gente elisabettiana che scappava scavalcando il muro del mio frutteto.
Non so da che cosa scappassero – non da me, credo, perché poi ero nel viottolo esterno a dare una mano a quello vestito di verde cui era caduto addosso un cavallo.
Ma non doveva essersi fatto terribilmente male, perché poi è corso via con gli altri, cercando di perdersi nel corso cittadino che in realtà non è affatto alla fine del viottolo…
E quando hanno preso delle motorette per continuare la fuga, io li ho inseguiti gridando “Non potete! È un anacronismo!”
Quindi, forse, dopo tutto era da me che scappavano.
Essì, lo so, lo so…