romanzo storico

La Clarina E L’Ammiraglio Fantasma – Secondo Episodio

Cerca che ti cerca, alla fine qualcosa ho scovato.

Non che abbia trovato precisamente le informazioni che cercavo – sulle circostanze giovanili e sulla conversione di Suleyman Balta Oghlu ne so più o meno quanto prima – però adesso ho la certezza che l’ammiraglio non è un fantasma.

Quanto meno, so che un’anonima fonte turca del tardo XV Secolo parla di lui: quale che fosse il suo background, nel 1444 era in posizione tale che il sultano Murad (babbo di Mehmed), potesse inviarlo in Ungheria per ottenere la ratifica del futuro trattato di Szeged da parte di Ladislao di Polonia, Janos Hunyadi e il Despota di Serbia. Balta Oghlu aveva un margine di discrezionalità abbastanza ampio da poter negoziare separatamente con il Despota – anche se non si sa come andò a finire.

Sì, d’accordo: sotto la maggior parte degli aspetti ne so quanto prima… però adesso so che BO era un personaggio di fiducia e rilevanza presso Murad, ma perfettamente pronto a cercare il favore del giovane Mehmed dopo la successione. E, cosa più rilevante, so che esistono fonti turche in materia – qualcuna delle quali tradotta in Inglese, bless the University of Manchester! Ciò significa che, se credevo di poter romanzare con qualche libertà, mi sbagliavo di grosso. Ciò significa che ho già scritto al Museo Storico della Marina Turca. Ciò significa che dovrò mettere le mani su un copia di The Crusade Of Varna, di Colin Imber, cosa che apparentemente nessuna biblioteca italiana possiede. Ciò significa che posso cominciare a scrivere al dipartimento interessato dell’Università di Manchester. Ciò significa che forse, dopo tutto, scriverò davvero un articolo per Turchia Oggi. Ciò significa che la caccia ricomincia.

Ancora ben poche sono le certezze, ma un timido raggio di luce rischiara la tenebra fitta che dianzi avvolgeva il misterioso ammiraglio. Rincuorata dal pur flebile spiraglio, cocciuta come un bloodhound che ha annusato la pista, la Clarina stende la mano per scostare l’oscuro sudario d’oblio. Saprà ella far luce sul mistero nonostante la riluttanza di tutti coloro ai quali ha chiesto aiuto? Troverà il libro che le serve? Scoprirà le origini dell’enigmatico Bulgaro?…

Scopritelo nel prossimo episodio de… La Clarina e L’Ammiraglio (Non Proprio) Fantasma!

 

scribblemania

Senti, e come va la revisione?

Ieri sera a cena T. mi fa la domanda del titolo.

Per poco non lo mordo, T.

La revisione è ferma, dammit, la revisione è in apnea, la revisione aspetta di essere ripresa, mi guarda con occhi tristi e mi fa sentire maledettamente colpevole…

Ma non è colpa mia se il Professore di Ankara non si è ancora fatto sentire, se non ne so abbastanza di Baltoghlu e se, per tutta una serie di motivi strutturali, devo cominciare proprio da lui, giusto?

Nei giorni scorsi, in vari e distinti momenti di disperazione crescente ho scritto ad altra gente. Ho scritto a una Professoressa della Sapienza che, scopro, è in pensione. Gentilmente le inoltreranno la mia richiesta. Aspettiamo. Ho scritto all’Istituto Italiano di Cultura a Istanbul. Fin qui nulla, non un segno di vita, nemmeno la conferma di lettura. Aspettiamo. E ho scritto anche all’Addetto Navale dell’Ambasciata turca a Roma. Sì, l’ho fatto davvero. Nessun segno nemmeno da lui, ma non lo biasimo: è un Capitano di Vascello turco, fa l’Addetto Navale in un’Ambasciata, e un’anatra italiana gli scrive chiedendogli lumi su un ammiraglio di metà Quattrocento? Penserà che sia seriamente disturbata, and small blame to him.

Intanto seguito a cercare – e uno di questi giorni tornerò in biblioteca a prendere un’altra volta ancora il Critobulo: magari mi è sfuggito qualcosa – e a strologare, e a riempire pagine di pre-scrittura sull’uno o sull’altro personaggio: la ragazza greca catturata a Prinkipo, il formidabile Gran Vizir, il fonditore di cannoni rinnegato Urban, il finto gioviale Saghanos Pasha, il mercante d’olio e chi più ne ha più ne metta. Di tutti costoro, ormai, so persino più di quanto voglia sapere, ma Suleyman Balta-Oghlu no, quello resta misterioso. Furore tremendo.

Datemi un ammiraglio 8mano e vi riscriverò un romanzo.

guardando la storia

L’Ammiraglio Che Non C’è

Suleyman Balta-Oghlu, dico.

Se leggete Sir Steven Runciman* o Franz Babinger**, ve ne venite via con l’impressione che Suleyman Balta-Oghlu fosse un ammiraglio della flotta ottomana durante l’assedio di Costantinopoli, nel 1453. Fin qui tutto bene. Scoprite che il Nostro è figlio di un boiaro bulgaro, che poi si converte (o è convertito) all’Islam e fa carriera al servizio del Sultano Murad, e poi di Mehmed II. Nel 1444 è membro di un’ambasceria spedita a Buda; nel 1449 combatte a Lesbo, abbastanza bene da farsi notare dal giovanissimo Mehmed; alla fine del 1452 lo ritroviamo governatore di Gelibolu/Gallipoli, dove sovrintende all’allestimento della nuova flotta ottomana. Poi Mehmed lo nominerà ammiraglio (Kapudan Pasha), e mal ne incoglierà, a Balta-Oghlu: nell’aprile del 1453, dopo avere predicato prudenza per un mesetto, ha la mala ventura di lasciarsi sfuggire quattro navi occidentali in arrivo. Per impossibile che sembri, quattro legni – di cui uno armato di Fuoco Greco – riescono a farla in barba all’intera flotta ottomana, ed entrare nel blindatissimo Corno d’Oro tra il tripudio degli assediati. Mehmed non la prende bene, e qui finisce la carriera di Balta-Oghlu.

Questa, dicevo, è l’impressione che vi fate, e vi sembra più che sufficiente per un personaggio di contorno. In fondo, deve solo essere scaltro e calcolatore, irritare ripetutamente Mehmed, fallire grandiosamente e fare una fine pittoresca… dov’è il problema?

Il problema è che, in fase di revisione, decidete che Balta-Oghlu merita di meglio. Già che ci siamo, perché non dargli un punto di vista? Secondario, se vogliamo, ma pur sempre un punto di vista. E allora vi serve qualche notiziola in più, che diamine. Per prima cosa, tornate a Babinger e Runciman, e non solo ritrovate esattamente e soltanto le informazioni che avete già utilizzato nella prima stesura, ma scoprite anche – con un certo risentimento – che nessuno dei due autori cita le fonti da cui ha preso le informazioni in questione.

Be’, pazienza. Cercate sul vostro amatissimo Oxford Dictionary of Byzantium (in tre volumoni) e non trovate nulla. Strano. Setacciate la vostra nutrita bibliografia di bizantinerie e fate anche una capatina in biblioteca, e non cavate un ragno dal buco. Cercate allora su Internet… e che diamine! qualcosa ci sarà, no?

No. Non c’è nulla. Wikipedia in versione inglese ha uno stub tratto da Runciman che vi dice meno di quanto già sapeste; Wikipedia italiana, idem con ancor meno patate. Wikipedia turca***, sorpresa delle sorprese, il buon Balta-Oghlu**** lo ignora. Ma completamente. Non ha nemmeno uno di quei link rossi che non conducono a nessun articolo: l’uomo è citato superficialmente in una discussione e, a parte quello, per la Wiki turca potrebbe non essere mai esistito.

Bizzarro, no? Estendete la vostra ricerca dalla storia dell’assedio a quella della flotta ottomana, completa di liste degli ammiragli, e il risultato è sempre lo stesso: nada.

Allora vi rivolgete a uno storico militare che già un paio di volte vi ha levato dai pasticci, e gli raccontate il vostro guaio. Gli riassumete rapidamente quello che sapete, e gli ponete le vostre domande: SBO è stato razziato ragazzino e cresciuto ottomano, o si è convertito in età adulta? Che tipo di carriera ha fatto prima di diventare governatore di Gallipoli? Ha mai servito nei Giannizzeri? Lo storico militare è una cara persona e, pur ammettendo di non sapere assolutamente nulla del signore in questione, vi dà una buona idea: perché non vi rivolgete all’Addetto Navale dell’Ambasciata Turca a Roma?

Voi, francamente, avete qualche patema a rivolgervi all’Addetto Navale per la documentazione di un romanzo storico, ma l’idea vi sembra brillante lo stesso, perché le ambasciate hanno anche Addetti Culturali, e chi meglio di un Addetto Culturale può aiutarvi a dipanare una questione di storia? Mentre cercate un indirizzo elettronico dell’Ambasciata, v’imbattete in un giornale online di cultura turca con un servizio di domande e risposte molto attivo e, per non lasciare nulla d’intentato, provate anche lì. Vi risponde un gentilissimo signore (italiano) che non ha mai sentito nominare SBO, ma v’indirizza alla persona giusta all’Ambasciata.

Voi scrivete alla supposta persona giusta, e aspettate fiduciosi. Già che ci siete scrivete anche al Consolato di Milano, perché non si sa mai, e continuate ad aspettare fiduciosi, e ogni tanto fate ancora qualche ricerchina per conto vostro, pescando sempre lo stesso genere di pesce: niente.

Dopo un certo numero di giorni, dal Consolato vi suggeriscono di rivolgervi all’Ambasciata. Già fatto, grazie. E dopo un po’ di giorni ancora, dall’Ambasciata vi dicono che: a) hanno cercato su Internet e non hanno trovato nulla; b) hanno cercato nei loro archivi e non hanno trovato nulla; c) vi passano l’indirizzo di un docente di storia dell’Università di Ankara, al quale potete provare a rivolgere la vostra domanda.

Voi lo fate, e cominciate anche a disperare un tantino. Non è che non abbiate fiducia nel Professore, ma cominciate a domandarvi che cosa farete se anche il professore dovesse ignorare l’esistenza di SBO… Supporre che in realtà non sia mai esistito? Decidere che i Turchi hanno rimosso la figura dalla loro memoria storica? Levarlo dal romanzo? Inventargli di sana pianta un’infanzia e una giovinezza plausibili?***** Perché poi, badate bene, voi sareste perfettamente felici anche di sapere che non esistono fonti affatto, e che sapete già tutto quello che si può sapere, perché allora sareste liberi di riempire le lacune di testa vostra. Dopo tutto siete romanzieri, non saggisti, giusto?

Ma nel frattempo, resta l’atroce dubbio che in realtà qualcosa esista, qualche fonte remota sulla base della quale qualcuno, un giorno, vi sbugiarderà grandiosamente. Vi vengono le palpitazioni al sol pensiero. In più, vi domandate com’è possibile che un’ammiraglio della flotta ottomana esista soltanto nelle fonti secondarie occidentali, e a questo pensiero vi prudono tutti gl’istinti storico-narrativi che avete.

E così aspettate trepidi che il Professore si faccia vivo, e intanto fate speculazioni selvagge e, se non state attenti, vi ritrovate con tutta la trama di un giallo storico…

Chi è Suleyman Balta-Oghlu? Donde viene? Dove va? Che d’è questo fitto mistero che lo avvolge come un sudario d’oscurità? Come si sono smarrite le sue tracce nella nebbia dei secoli? Qualcuno lo ha voluto dimenticare? E perché? Riuscirà la nostra eroina a fare luce sul misterioso Bulgaro?

Non perdete il secondo, emozionante episodio de… La Clarina e l’Ammiraglio Fantasma! Prossimamente su queste pagine.

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* Steven Runciman, Gli Ultimi Giorni di Costantinopoli, Piemme, 1997. Magnifico libro.

** Franz Babinger, Maometto il Conquistatore e il suo tempo, Einaudi, 1983. Altro gran bel libro.

*** Ci sono momenti in cui si apprezza persino il traduttore automatico di Google, vero?

**** Henceforward indicato come SBO, se non vi dispiace.

***** Oddìo, potreste anche provare a rivolgervi davvero all’Addetto Navale, a questo punto…