scribblemania

Piccolo Bollettino Notturno

Allora, funziona così: divano, gatto*, computer, musica appropriata, tazza di tè (oppure caramelle al latte&miele), e se proprio volete gli effetti speciali, fuoco nel camino.

Non dico che finirete il vostro racconto/romanzo/play/sceneggiatura/articolo/tesi/poema in pentametri trocaici in una singola sessione, però una cosa la garantisco: vi sentirete molto, molto, molto in parte.

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* Il gatto è opzionale. E può sempre darsi che, prima di acciambellarsi sui vostri piedi, cerchi con qualche pervicacia di sloggiare il computer che tenete in grembo e prenderne il posto. Just saying.

3 pensieri riguardo “Piccolo Bollettino Notturno

  1. Il gatto, oltre a essere opzionale, è dotato di forte spirito di indipendenza. Potrebbe essere complicato convincerlo che vale la pena di condividere l’esperienza intellettuale notturna. Perché c’è anche l’opzione, molto elettrizzante, di andare a caccia in giardino.

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  2. Immagino che dipenda dal gatto.
    Nel caso di Udrotti Biggins, the Major Tabby Wonder, lo spirito d’indipendenza si risolve nel tentare di prendere possesso del divano intero, nell’inscenare crisi di gelosia nei confronti del netbook, nel reclamare attenzione esclusiva…
    E poi… cacciare in giardino? Nelle gelide, umide, scomode notti novembrine? Ma scherziamo?

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