Ieri, in base al principio secondo cui quel che si fa il primo dell’anno poi si fa tutto l’anno, mi sono assicurata di scrivere per qualche ora.
E il risultato si è che non solo ho scritto, ma ho anche finito qualcosa: la prima stesura del terzo pezzo del mio trittico natalizio.
True, è solo una prima stesura, e il trittico non è ancora tutto nella stessa lingua, e almeno uno dei pezzi precedenti richiede, a ben pensarci, qualche piccola revisione… Ma considerando la rarità stessa del finire in gennaio le natalizietà cominciate a dicembre, e considerando l’aspetto augurale-simbolico della faccenda, non sono del tutto insoddisfatta.
E così il primo bollettino del Quattordici è un buon bollettino. May it prove a good omen.
Applausi!
Ottimo inizio, niente di meglio che finire un lavoro natalizio durante le festività.
Una volta mi è capitato di dover finire un racconto di Natale a vacanze finite e, credimi, non è stato facile recuperare tutta l’atmosfera.
L’editing per fortuna è tutta un’altra faccenda e anzi più si è distaccati da certe suggestioni e meglio è.
Però per infondere la magia sulla pagina occorre essere ancora in festa.
Perciò ottimo lavoro davvero!
E ottimo auspicio di certo!
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Ti dirò – questo terzo di trittico l’avevo cominciato nel dicembre del Dodici, trascurato durante i preparativi natalizi e poi piantato lì con l’arrivo di gennaio. Questo dicembre me lo sono ritrovato lì, un paio di pagintette in tutto. E l’ho ripreso in mano e questa volta l’ho finito.
Per la revisione e le traduzioni ci sarà tempo – adesso sono contenta così.
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