Ci siamo! Torna dicembre, e con dicembre torna Dickens, con la sua magica storia di spiriti, ricordi e aridità redenta…
Qualche volta penso a Dickens, che scrive forsennatamente in cerca di riscatto letterario (e finanziario) dopo un insuccesso, – e finisce col cambiare profondamente l’idea del Natale… a parte tutto il resto, Canto di Natale è un monumento alla potenza delle storie. Ma è anche una fiaba che riscalda il cuore, un atto di fiducia nella capacità umana di cambiare e porre rimedio, un inno alla generosità e agli affetti, un’esplorazione dello spirito natalizio…
Oh, c’è tanto da trovare in Canto di Natale, e Grazia Bettini privilegia questa ricchezza di temi, di storie e di iridescenze, trasformando il piccolo palcoscenico del D’Arco in una lanterna magica in cui la varia umanità di Dickens compone un quadro dietro l’altro – tenera e buffa, arida e rapace, triste e gioiosa. Perché alla fine è proprio questo a fare di Canto di Natale una parabola: in Ebenezer Scrooge, nei Cratchit, nell’allegro Fred, in Bella, nella terribile Sarah Gamp, negli Spiriti, c’è qualcosa di tutti noi.
Venite – o tornate – a vederci, in Teatrino d’Arco, dal 6 dicembre al 6 gennaio… Non restano più molti posti – ma vale la pena di provare qui per la prenotazione online, oppure al numero 0376 325363, dal mercoledì al sabato tra le 17 e le 18.30.
Vi aspettiamo!