Ci siamo… ci siamo quasi!
Questo spettacolo è stato in the making molto a lungo. Quasi due anni, in realtà.
Una rielaborazione da Lewis Carroll, nata come progetto del corso di Scrittura Teatrale, e destinata ad andare in scena come saggio del Secondo Anno… poi ci si è messa di mezzo la Fine del Mondo Come lo Conoscevamo – e tutto è franato a valle.
Dapprima abbiamo accantonato questo particolare sogno, poi ne abbiamo preso un pezzetto – il Tè del Cappellaio Matto, aka MiniAlice – e lo abbiamo messo in scena nella passata stagione estiva, nella serata dedicata alla Scuola. Poi gli orizzonti si sono richiusi, e sognare Alice è tornato ad essere complicato…
Però non ci siamo arresi. Spronati dal nostro Direttore Artistico, l’indomita Grazia Bettini, abbiamo persistito, persistito e persistito – anche quando non sembrava possibile, anche in modi che a volte apparivano disperatamente inadeguati… E poi, un po’ per volta, s’è cominciata a vedere la proverbiale luce. Siamo tornati in Teatrino, abbiamo compresso in poche settimane di palcoscenico il lavoro di un anno e mezzo…
E adesso ci siamo – o quasi.
Sabato e domenica Sognando Alice va in scena nella sua forma di saggio. Questa è la settimana del debutto. La settimana tecnica. La settimana – e basta. Prove fittissime, gli ultimi ritocchi, musiche, ansie miste assortite, luci, aggiustamenti dell’undicesima ora, costumi, tovagliette, siepi, magneti (dove sono i magneti?), luci fredde e calde, buchi di memoria, strilli*, gorgiere bianche e nere, funghi, biscotti, liste di oggetti di scena, pianti e risate, movimenti…
Sarà una settimana intensa.
Sarà una settimana senza respiro.
Sarà una settimana bellissima.
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* Causa ed effetto, a questo punto…