Chi ben inizia…

E che cosa mi ritrovo nella posta il Primo dell’Anno verso l’ora di pranzo?

Che cosa, o Clarina?

Una mail con cui, da The Anansi Archive, mi comunicano che una mia poesia è finita Highly Commended nel loro concorso, e sarà pubblicata nella relativa antologia.

The Anansi Archive, o Clarina? 

Sì, è una cosa a metà tra una rivista letteraria e un forum per scrittori, situata sull’Isoletta.

Ma soprattutto… una poesia, o Clarina?

Ebbene sì, una cosa chiamata The Heart’s a Chicken – ovvero, il Cuore è un Pollo.

Trasecoliamo, o Clarina. Non si sapeva che tu scrivessi poesie…

E infatti non ne scrivo.

Ma se…

Ecco, diciamo che The Heart’s a Chicken è stato un incidente. Una specie d’incidente. Una specie d’incidente pilotato. Ad ogni modo, non sono insoddisfatta dell’esito – né del modo in cui me n’è giunta notizia. Perché in realtà la comunicazione originale, risalente a qualche giorno prima, era andata smarrita nelle onde dell’etere – e quindi mi hanno ricontattata, il Primo di Gennaio. E siccome pare essere un assioma della maggior parte delle nonne che “Quel che si fa il primo dell’anno si fa tutto l’anno”, well… ci sono cose peggiori, non vi pare?

Se per tutto l’anno dovrò ricevere notizie di questo genere, non ho obiezioni.

Seriously, though: la faccenda è istruttiva ed eminentemente atta a influenzare, trovo, i miei buoni propositi per l’anno nuovo:

• Mandare più spesso qualcosa Out Yonder. Concorsi, riviste, antologie… cose così. Perché è evidente che nulla impedisce di vincere come non partecipare. Il che mi porta a…
• Non procrastinare. Nulla di nuovo qui, e devo dire che ho fatto progressi attraverso tutti gli anni in cui me lo avete sentito dire. Progressetti, quanto meno. Ma quel che intendo quest’anno ha a che fare con il punto qui sopra. Perché ho già una To Write List di proporzioni piuttosto bibliche per il Ventidue (vero, G?) – e confido pienamente di venirne a capo – ma… mandare Out Yonder? Per dire, ho inviato la poesia ad Anansi all’ultimissima ora prima della scadenza del termine a fine novembre, e ho rifatto il numero con un altro concorso alla fine di dicembre… e sempre mi dicevo: ah già, devo fare anche quello. Domani. Oggi pomeriggio. Stasera. Lunedì… Per cui sì – urge riscuotersi e agire.
• Uscire dalla Comfort Zone. E sì, lo dico tutti gli anni, e poi non sempre lo faccio… I (rarissimi) tentativi poetici per me sono un maiuscolo passo fuori al freddo. Non so, ma ci si sente molto esposti, con la poesia – anche quando non c’è granché di autobiografico. Però… Highly Commended, giusto?

E direi che per un anno basta. Potrei aggiungere piccole cose sagge come leggere di più, camminare un pochino, bere più acqua… ma insomma, si vedrà. Credo che mi concentrerò sui miei tre buoni propositi – e se poi riuscirò ad essere anche sensata mentre mi ci concentro, sarà tutta glassa sulla torta.

E voi, o Lettori? Buoni propositi per l’anno nuovo, anyone?