Avete presente quanto veleggiate verso la metà della prima stesura di un romanzo, e l’azione si sposta verso un luogo sui cui credevate di avere le idee ragionevolmente chiare, ma poi, colti da un pigro dubbio estivo, trovate delle mappe delle case canoniche extraclaustrali a Reims nel secondo Settecento, da cui si capisce che la Rue des Anglais settecentesca non poteva assolutamente essere stata la Rue de Langueau un paio di secoli prima, e quindi il vostro luogo dell’azione non è affatto dove credevate che fosse, e allora tornate a lambiccarvi sulle fonti, e passate un’intera domenica a (ri)leggere in Latino e in Francese, e scoprite chi ha ereditato le allegre approssimazioni di chi, ma la cosa non vi aiuta affatto se non a rendervi conto del ginepraio in cui vi siete cacciati, e va a finire che all’una e un quarto del mattino spedite una lunga e dettagliata mail al seminario cattolico della Diocesi di Westminster, supplicando che, se non sanno rispondere, vi puntino almeno nella direzione giusta?
Ecco.
E lasciate che ve lo dica: we are not amused.
😉 questa storia è un nuovo romanzo 😉
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Ma guarda chi si rivede! Ciao!
E chiedo scusa – ma il commento mi era passato sotto l’uscio… Comunque eccomi qui. E… un nuovo romanzo, eh? Una cosa à la Dan Brown, con una cospirazione ecclesiastica per tenere nascosta la vera collocazione del Collège Anglais in cui si nasconde un tesoro mistico dagl’incalcolabili poteri? O piuttosto una faccenda sentimental-goticona alla maniera di Carlos Ruiz Zafòn, con biblioteche sotterranee & amori tragici? O forse in realtà il Collège Anglais era la vera sede della School of Night? In che guai andrà a cacciarsi la nostra eroina, candidamente convinta di cercare nient’altro che il nome di una via…?
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😉
metà Dan Brown, metà Umberto Eco? 🙂
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