Forse avrete notato che sotto questo post sono comparsi dei commenti – miei e altrui.
Ora, non so se sia perché SEdS ha preso sul serio il Secondo Atto, o perché il Dr. Dee è, dopo tutto, uno scienziato & mago elisabettiano, ma pare esserci un modo per commentare, adesso.
Solo che non è ovvio.
Quindi magari c’era anche prima – era questione di girare attorno alla generale irragionevolezza della faccenda, ecco tutto.
E dunque, o Lettori, sono estremamente lieta di mettervi a parte del Metodo Dee, così come mi è stato descritto dal Dottore in persona:
Allora, quando cercate di commentare, da visitatori, SEdS vi chiederà il login. Se voi, non incomprensibilmente, provate a fare il login, lui vi butta su una pagina dove vi si chiede di iscrivervi a Virgilio, o di usare Facebook per il login.
Se scegliete Facebook, è morte e dannazione per dieci generazioni.
Bisogna iscriversi a Virgilio, invece, fornendo un indirizzo mail, una password e un username.
E qui viene il trucco… quando una volta iscritti proverete a fare il login, vi si chiederà d’inserire username (nella forma username@virgilio.it) e password. E se voi li fornite NON FUNZIONA! Fantastico, vero?
Ciò che bisogna inserire nella finestra USERNAME è la MAIL con la quale ci si è iscritti (non importa se è di virgilio, o gmail o che altro).
La password è la password.*
Quindi, ricapitolando – per commentare su SEdS bisogna essere iscritti a Virgilio, e quando ci si vede chiedere username e password a login, fornire invece mail e password.
Ecco. Dissennatamente macchinoso e del tutto illogico – ma non impossibile a farsi, vero? E ieri funzionava alla perfezione, per cui magari funziona anche oggi? Miei cari Lettori, qui tutto è misterioso e imprevedibile, per cui posso soltanto chiedervi di provare. E se funzionerà… oh, se funzionerà sarò felice di considerarlo un ottimo passo verso la normalizzazione dei rapporti tra SEdS e tutti noi.
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* Dite la verità: siete un pochino delusi anche voi? A questo punto mi aspettavo che la password dovesse essere… che so, il cognome da nubile di mia madre, o il 43° verso del sesto canto del Purgatorio, o il nome della Norna di mezzo spelled backwards… Invece no. È la password. Hmf…



Quando il Doctor Faustus di Marlowe entra in scena passando in rassegna le branche della conoscenza alla ricerca di un campo su cui esercitare le sue notevoli qualità, elenca nell’ordine la filosofia, la medicina, il diritto, la teologia – e poi la magia. Vero, la magia non è disciplina universitaria, ed è decisamente più pericolosa delle altre, come non noteranno di fargli notare gli altri eruditi che metterà a parte delle sue intenzioni. Ma questa gente cauta non obbietta alla natura dei nuovi studi del Dottore, bensì alla loro pericolosità. Il problema non è che i contatti con il diavolo siano un’idea ridicola, bensì che siano una faccenda praticabile e pericolosissima. 