gente nei guai · scribblemania · scrittura

Gente nei Guai – corso di scrittura narrativa

E se facessimo un’altra volta Gente nei Guai?

Corso di scrittura narrativa – con un’enfasi sulle storie, sul modo in cui le storie funzionano e si costruiscono e si popolano… Una faccenda di maniera un po’ anglosassone, se volete. Continua a leggere “Gente nei Guai – corso di scrittura narrativa”

teatro

Campogalliani – la Stagione

Ebbene, si ricomincia!

Rieccoci pronti con una stagione ricchissima. Di qualcosa avete già avuto un assaggio quest’estate, qualcosa è interamente nuovo. Dal dramma all’allegria, dalla buona cucina al sogno, dall’ebbrezza del volo ai battibecchi coniugali…

C’è qualcosa per tutti i gusti.

Il mondo è cambiato – noi siamo pronti. Pronti per un viaggio attraverso secoli di storie e ogni piega dell’animo umano…

Volete unirvi a noi?

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Dal 30 settembre 2021 i biglietti dei nostri spettacoli potranno essere.

  • acquistati direttamente presso la biglietteria del Teatrino di Palazzo d’Arco aperta dal giovedì al sabato dalle ore 17:00 alle ore 19:00;
  • prenotati telefonando al n. 0376 325363 (nei giorni ed orari di apertura della biglietteria precedentemente indicati)
  • prenotati scrivendo al nostro indirizzo di posta elettronica biglietteria@teatro-campogalliani.it oppure compilando il modulo che trovate scorrendo fino in fondo a questa pagina.
considerazioni sparse

Settembre, andiamo…

Be’ non è tempo di migrare affatto – ma di darsi una piccola mossa magari sì.

Non che mi sia fermata granché in tutta l’estate – o quanto meno non ho l’impressione di averlo fatto. Fino alla fine di luglio ho praticamente vissuto in Teatrino, e poi ad agosto mi sono tuffata in tutto il lavoro che avevo rallentato o rimandato mentre vivevo in Teatrino, e idem con patate a settembre… Continua a leggere “Settembre, andiamo…”

grilloleggente · libri, libri e libri

Quel che dovrei leggere…

Parlavasi ieri con L. di libri e letture – e ho ammesso, non per la prima volta, che non leggo praticamente più nulla di ambientazione contemporanea.

“Forse dovresti, ogni tanto…” ha osservato L. “Almeno per farti un’idea, visto che ti occupi del campo.”

E sapete, L. ha perfettamente ragione. Dovrei, dovrei proprio – non foss’altro che per non sembrare del tutto arroccata su un platano. Ricordo ancora vividamente la presentazione durante la quale la bravissima moderatrice mi chiese chi fossero i miei autori preferiti… “Conrad,” dissi io, ovviamente. “Kipling, poi ovviamente gli Elisabettiani…” Lei chiese se c’era nessuno di contemporaneo, e io snocciolai Barry Unwin, Patricia Finney e qualche altro nome così. “Ma… Qualche autore italiano? O almeno tradotto?” E io non avevo nulla da rispondere.

Quindi sì: L. ha perfettamente ragione.

E tuttavia…

Il fatto si è, vedete, che negli anni mi sono accorta di avere davvero poco tempo per leggere per il mio piacere – as opposed to leggere per lavoro, studio e documentazione. Con questo non voglio dire che quel che leggo per altri motivi non sia spesso piacevolissimo – ma leggere narrativa senza secondi fini è cosa ormai confinata alle quotidiane ore piccole, alle Reading Weeks, e all’occasionale domenica pomeriggio.

Ho memorie felici dei tempi in cui leggevo tantotantotanto – a volte anche un libro al dì… ma che volete che vi dica? Gli occhi, la resistenza, e malinconicamente forse anche il sacro fuoco, non sono più quelli di un tempo. Per cui leggo ancora più che posso, e leggerò sempre – ma bisogna venire a patti con il fatto che il tempo per farlo è limitato.

E con il fatto sono venuta a patti in questo modo: siccome ho poco tempo per leggere, leggo solo cose che mi piacciono davvero. Scelgo libri che mi attirano davvero e, se qualcosa non mi piace, lo lascio e passo oltre. E anche questa è stata una conquista lenta e faticosa – perché per molti, molti anni ho finito tutto quello che cominciavo, anche se non mi piaceva, anche se mi annoiava da morire o mi levava il sonno. Mi ci son voluti decenni a decidere che la lettura non ha bisogno di essere una questione di principio…

Ad ogni modo, non posso negare che questa duplice selezione tenda a lasciare in piedi quasi solo romanzi storici e saggistica storica, per lo più di autori anglosassoni – vivi o meno.

È un problema? Sì, l’ho già ammesso. Non a livelli cosmici, certo – ma un problemetto.

È risolvibile? Assolutamente sì. Basterebbe leggere più contemporanei – di anagrafe e d’ambientazione. Almeno qualcuno. Dopo tutto non è difficile leggere qualcosa in più di praticamente nulla, giusto?

Ho intenzione di porre rimedio? Er… well. È una di quelle cose come catalogare i libri dello studio, rimettermi a studiare il Tedesco e sgelare il freezer: prima o poi mi ci proverò.

E voi, o Lettori? Riuscite a leggere quanto vorreste? Ci sono cose che vi parrebbe di dover leggere – solo che…? E, già che ci siamo, finite sempre tutto quel che iniziate? Do tell!

libri, libri e libri · Storia&storie

Il Giocatore di Scacchi

Sì, sì – ancora la Romantica Mondiale Sonzogno, ma abbiate pazienza, perché questa è una chicca. Non l’unica, sospetto vivamente – ma una chicca notevole: il Giocatore di Scacchi, di Henri Dupuy-Mazuel.

Cominciamo col dire che quando, qualche anno fa, sono giunta all’originale francese, Le Joueur d’Échecs, per vie molto traverse, mai e poi mai mi sarei aspettata che ne esistesse una traduzione italiana… Continua a leggere “Il Giocatore di Scacchi”

libri, libri e libri

Racconti Turbolenti

Non so voi – ma per me agosto sarebbe un mese pigro…

Letturaletturalettura, un nonnulla di cura dello stagno, ancora lettura, verdura dell’orto ancor calda di sole, lunghi pomeriggi dorati (magari con tanto di pigozzetto postprandiale), tè alla menta, placido freewriting quotidiano, tramonti lunghissimi, sere azzurre, qualche vecchio film in technicolor, stargazing in giardino, ancora letturaletturalettura fino a tarda notte con i grilli negli alberi…

Puro idillio, n’est-ce pas? Continua a leggere “Racconti Turbolenti”

Poesia · teatro

Mostri Divini – Dante a Palazzo d’Arco

Nella Divina Commedia, Dante (ri)crea un intero mondo. Non soltanto un vertiginoso viaggio metafisico che esplora, tra immaginazione e teologia, le credenze del suo tempo in fatto di Aldilà – ma anche uno specchio sfaccettato che riflette, in frammenti vividissimi e concentrici, l’animo del poeta, la sua Firenze, il suo secolo e l’intera umanità. Continua a leggere “Mostri Divini – Dante a Palazzo d’Arco”

considerazioni sparse · teatro

Indovina Chi Viene a Cena – venerdì sera…

No, niente Hepburn-Poitier-Tracy. Tutt’altro, in realtà. Enfasi sulla cena: il teatro in cucina, e il cibo a teatro.

Perché il cibo è uno dei piaceri della vita oltre che il nutrimento indispensabile del nostro corpo. Ma è anche sostanza dello spirito quando diventa letteratura, pittura, scultura, musica e… teatro. Perché il cibo è arte, in cucina, sulla tavola e non solo.

Così il cibo, da alimento del corpo, diventa anche nutrimento immateriale, un elisir dell’anima da assaporare con tutti i sensi, con il pensiero e le emozioni. Non è certo un caso che, per tutta la storia, l’alimentazione abbia ispirato pittori a scultori a riprodurre cibi, bevande, tavole imbandite, cucine ricche di utensili, dispense colme di ogni ben di Dio… Ma attorno al cibo ruota anche tutta una parte essenziale della nostra vita, fatta di tradizioni, rituali di famiglia, convivialità e, all’occasione, conflitto. A tavola si parla, si ricorda, si celebra, ci s’innamora, ci si ritrova, si litiga… Sarà forse vero che a tavola non s’invecchia, ma di certo ci si vive – e di questa particolarissima vita la letteratura e il teatro si nutrono da sempre.

Questo spettacolo vuole raccontare proprio quel lato dell’umanità che si raccoglie attorno all’arte di mangiare e cucinare – e lo fa dosando con cura ingredienti di prima qualità: teatro e poesia, prosa e ricette, classici e contemporanei, conditi con abbondante ironia, un pizzico appena di cattiveria e un filo di nostalgiche memorie.

Quel che ne nasce è un buffet di assaggi, sfizioso e vario – dai tortelli di zucca all’aragosta Thérmidor, da Benni a Molière ad Ayckbourn… (E, se siete curiosi, le “mie” portate sono una fettina di Cyrano di Bergerac e un Pranzo di Babette mignon).

Menu ghiotto, non vi pare? E, già che ci siamo, comunicazione: a causa delle bizze del meteo, lndovina Chi Viene a Cena è spostato da martedì 13 a venerdì 16!

 

angurie · libri, libri e libri

Il Richiamo dell’Estate

Immaginate una mattina di luglio: la Clarina se ne sta al computer, intenta a fare più cose al tempo stesso. Cerca immagini di miniature medievali, e intanto con un lobo del cervello ascolta musica secentesca, e intanto prepara elenchi di fatture, e intanto organizza orari per le prove di stasera via Whatsapp, e intanto si chiede se sia ora per un’altra tazza di tè, e intanto… Continua a leggere “Il Richiamo dell’Estate”